Io il dibattito tra Renzi e Bersani non l’ho visto (sentito), non mi pongo il problema di andare a votare uno dei due domenica, giacché non godo di buone giustificazioni per l’assenza di domenica scorsa, e preferirò investire i due euro in un’opera di bene, ben anche sia darli ad un barista in difficoltà in cambio di mezza birra (meglio far girare l’economia degli umili che quella dei partiti). Non andrò perché non ho fiducia nelle primarie impostate in questo modo spettacolare all’americana, non mi piace veder litigare gente sotto la stessa bandiera per ambire ad un posto di comando in sudditanza del quale tra l’altro ci dovremmo stare tutti noi. Persone che hanno idee e modi così diversi dovrebbero far parte di partiti diversi, ritengo. Non mi fido di un bipolarismo che non è mai esistito nei fatti e nemmeno negli intenti e che si è sempre rivelato schiavo di un centro che non ho mai potuto sopportare, coi suoi viaggi a braccetto con la chiesa, in prima fila alle giornate della famiglia con l’amante al fianco. In questo momento storico nessun partito gode della mia fiducia, ed anche nessun movimento, per evitare che mi si additi come grillino. In questo momento, e lo dico con un grande rammarico per tutte le false conquiste che ci hanno fatto credere di aver ottenuto, servirebbe un principe (così lo chiamava Machiavelli), che sappia eliminare certi privilegi senza l’arroganza di volerli vivere per se. E con tutto il rispetto in Italia principi non ne vedo.
30 novembre 2012
30 novembre 2012 at 09:56
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